Da qualche tempo è cominciata la moda dei succhi e dei centrifugati fatti in casa.
Bar e locali non sembrano proporre altro e anche il web è un fiorire di diete detox e ricette.
Complice questo andazzo, ormai molti di voi avranno sentito parlare dei cosiddetti estrattori di succo.
Si tratta di piccoli apparecchi che consentono di produrre succhi di frutta e verdura fresca molto puri.
Funzionano con un meccanismo a pressione che riesce ad estrarre il succo anche da vegetali solitamente ostici da questo punto di vista, come le carote o i cavolfiori.
Ulteriore vantaggio degli estrattori, sarebbe il maggior contenuto di vitamine dovuto al minore calore prodotto dalla lavorazione rispetto ad una centrifuga o un frullatore tradizionale, grazie alla maggiore lentezza di questi apparecchi.
Infatti generalmente, un estrattore ruota a circa 60 giri al minuto, mentre centrifughe e frullatori fanno diverse decine di giri al secondo.
Questo è quello che si dice per strada o nei bar.
Tuttavia un dubbio è lecito: davvero la differenza è così marcata, in termini nutrizionali, tra estrattori e frullatori tradizionali, da giustificare una spesa sensibilmente superiore?
I succhi estratti con gli estrattori sono davvero più “vivi” e ricchi di nutrienti essenziali?
In realtà, no.
Tra i prodotti di estrattori, centrifughe e frullatori non ci sono differenze sostanziali.
In tutti e tre i casi i succhi mantengono caratteristiche nutritive paragonabili, con vitamine e sali minerali abbastanza integri, a patto che il succo venga bevuto entro pochi minuti (poi molti elementi benefici cominciano a ossidarsi perdendo efficacia, come succede anche con la vitamina C della banale spremuta d’arancia fresca).
In realtà però un’ombra c’è (e neanche tanto piccola), e cala proprio sui modernissimi e famosissimi estrattori.
Gli estrattori di succo, in effetti, fanno bene il loro lavoro, talmente bene che eliminano praticamente la quasi totalità delle fibre.
Si parla tanto di assumere fibre tutti i giorni, che regolano l’intestino, favoriscono la flora batterica “buona” e aiutano a contrastare i tumori e poi compriamo un apparecchio che le elimina del tutto?
Non ha molto senso…
Se il nostro obiettivo è una generica dieta sana, un semplice frullatore sarà sufficiente e le fibre che rimarranno nel succo saranno anche utili per il nostro organismo, quindi, in linea di massima, il frullatore è decisamente meglio dell’estrattore.
Tuttavia, ci sono delle situazioni più particolari nelle quali gli estrattori possono essere utili. Per esempio, pensiamo banalmente ad una ricetta che prevede l’utilizzo di un succo particolarmente limpido e senza fibre o, meno banalmente, a un soggetto con una patologia intestinale infiammatoria come la diverticolite, che deve momentaneamente limitare il consumo di fibre. In quest’ultimo caso un estrattore può essere prezioso per consentire al soggetto di assumere gli indispensabili nutrienti di frutta e verdura, senza però doversi preoccupare delle fibre.
Infine, eccovi anche una semplice ricetta per un frullato detox semplicissimo e gustosissimo: in un frullatore mettere una mela, un kiwi e un po’ di sedano (più o meno lo stesso volume della mela), il tutto tagliato a pezzetti.
Frullate aggiungendo acqua fino a ottenere la consistenza desiderata. Se lo gradite potete anche aggiungere un cucchiaino di zucchero (se siete appena tornati da un intensa sessione di allenamento, un pizzico di energia in più non guasta!).
Se invece intendete consumare il frullato a colazione, potete anche aggiungere un po' di latte o yogurt (se però volete mantenere la cremosità, di quest'ultimo, non frullatelo, altrimenti perderà la sua consistenza).
Considerate anche che, come nel caso di alcuni tipi di gazpacho, alcuni di questi estratti/frullati possono essere usati per accompagnare piatti salati, dando un tocco di esotico al vostro pasto!
Se vi va, condividete le vostre ricette e i vostri suggerimenti per ottimi estratti e frullati da provare, sia salati che dolci!