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L'inganno della marmellata grassa e dello yogurt light


Molto spesso, nell'ambito della mia attività, mi capita di ricevere domande del tipo “ma questa marmellata è grassa?” oppure “ho acquistato queste caramelle senza grassi, sono dietetiche?” o ancora “meglio uno yogurt zero grassi o quello normale?”

Tutte queste domande mi hanno fatto capire che c’è molta confusione sul concetto di “grasso” e “magro” in generale e su zuccheri e grassi in particolare.

Partiamo dal principio.

Zuccheri e grassi sono due nutrienti che per vari motivi vengono sempre additati come “negativi” nella maggior parte dei regimi dietetici. È vero che un eccesso di entrambi non giova alla salute, ma negli ultimi studi è stato dimostrato che un eccesso di zuccheri può essere più nocivo dei grassi stessi.

Sono sostanze molto diverse con le quali l’industria alimentare gioca moltissimo per risparmiare sui costi di produzione, eccedendo nel loro uso anche per motivi di gusto e conservazione dei prodotti (come succede anche con i succhi di frutta).

Ma dal momento che i consumatori si sono accorti che qualcosa non andava (e ormai si informano di più rispetto a prima), ecco che le industrie hanno diminuito effettivamente l’uso dei grassi in alcuni alimenti, ma hanno iniziato a far fioccare slogan ingannevoli e nomi di prodotti spesso molto furbi e rassicuranti, che non fanno altro che generare confusione.

Può quindi “una marmellata essere “grassa”?

La risposta è no!

Al massimo è troppo dolce.

Soltanto alcune marmellate particolari, come quella di castagne per esempio, possono contenere una certa quota di grassi, poiché le castagne rientrano nella frutta secca, ma le Calorie di tutte le marmellate (sia industriali che fatte in casa) derivano soprattutto dagli zuccheri contenuti.

Per cui se trovate scritto sull'etichetta di una marmellata “meno dell’1% di grassi!” non è per niente eccezionale: si tratta di una marmellata come le altre con un messaggio ingannevole in etichetta che vuole giustificare un inutile sovrapprezzo o vuole favorire l’acquisto.

Stesso discorso vale per le caramelle “dietetiche” senza grassi.

Chi si intende un minimo di pasticceria sa che le caramelle, per definizione, sono a base di zucchero caramellato, quindi è normale che siano prive di grassi, tuttavia sono estremamente dannose (e successivamente ingrassanti), proprio per il loro eccessivo contenuto di zuccheri (ma non di grassi!).

E invece i prodotti zero grassi/light? Il maggiore rappresentante della categoria è lo yogurt.

Esistono in commercio decine di prodotti light (non solo yogurt) che effettivamente contengono pochissimi grassi… ma proprio per quel discorso di gusto e conservazione che dicevamo all’inizio, solitamente sono delle bombe di zucchero.

Al supermercato ho trovato yogurt che si fregiavano di essere light (zero grassi/1% di grassi), che però contenevano, per ogni porzione, lo stesso zucchero di una pari quantità di Coca Cola!

In conclusione, come dico sempre, quando un’azienda fregia i propri prodotti con messaggi eccezionali che fanno leva sulle ansie e i timori dei consumatori, fermatevi e consultate l’etichetta. Meglio comprare un generico yogurt bianco, con un normale contenuto di grassi e condirlo a proprio piacimento con un cucchiaino di marmellata (magari fatta in casa) o miele, frutta, caffè ed eventualmente un po’ di zucchero (ma nella quantità scelta dalla singola persona e non dal marchio): risulterà comunque meno dolce di un equivalente yogurt “light”. Stesso discorso vale per la marmellata: controllate la quantità di zucchero in etichetta e cercate di preferire sempre quella che ne contiene di meno.

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Dott. Lucio Catalano

Medico Chirurgo - Specialista in Scienza dell'Alimentazione

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