Alternative alla panna tradizionale: pro e contro
- Dott. Lucio Catalano
- 15 nov 2015
- Tempo di lettura: 1 min

In giro per il web si trovano moltissime ricette che spiegano come fare la “panna in casa” ed evitare così di usare la panna tradizionale, sia per venire incontro a persone intolleranti al lattosio, sia per trovare alternative all’interno di una dieta vegana, o magari perché manca il tempo per andare a comprarla…o perché si pensa erroneamente, che il risultato finale possa essere più dietetico.
Sostanzialmente sono tutte uguali e per 300 ml di “panna” danno queste indicazioni:
100 ml di latte intero o di soia
200 ml di olio di semi (arachidi o girasole)
un pizzico di sale
Il procedimento è questo: mettere il latte in un frullatore (va bene anche un frullatore a immersione, tipo minipimer) e cominciare a montarlo. Non appena inizia ad essere schiumoso, aggiungere il pizzico di sale e l’olio, che andrà versato molto lentamente come se si stesse preparando la maionese.
Piano piano l’emulsione diventerà sempre più consistente e alla fine, avrete ottenuto la vostra “panna”.
Nessun sito però parla del reale contenuto calorico di questo composto e spesso si tende a confondere “alternativo” con “ipocalorico”…
Infatti, mentre la panna tradizionale ha circa 337 Calorie per 100 grammi, la panna fatta in casa, sia con il latte normale che con quello di soia, raggiunge le 618 Calorie per 100 grammi circa.
In sostanza le “panne alternative” hanno quasi il doppio delle calorie della panna tradizionale.
Quindi?
Può essere utilizzata come soluzione furba se non abbiamo panna in casa, o se abbiamo assoluta necessità di evitare latticini, come la presenza di qualche commensale intollerante, ma in tutti gli altri casi la panna tradizionale sarà sicuramente preferibile, perché molto meno ricca di grassi.
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