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Pubblicità di farmaci e messaggi sbagliati


Da qualche giorno gira su Facebook una pubblicità a mio parere altamente scorretta e pericolosa.

Lo spot in questione riguarda il noto farmaco Gaviscon.

Il messaggio pubblicitario recita così: “Bruciore di stomaco e cattiva digestione? Puoi cambiare dieta, o puoi provare Gaviscon bruciore e indigestione”.

Si vede prima un piatto molto condito (che chiameremo lasagne per semplicità) e successivamente un triste frigorifero vuoto con una mela al centro, associata al concetto di “cambiare dieta”.

Si tratta di una pubblicità fuorviante che non solo da un messaggio non vero, ma induce anche atteggiamenti alimentari profondamente scorretti.

Il primo messaggio sbagliato è “mangia quello che vuoi: se hai bruciore o reflusso gastroesofageo ci pensa il Gaviscon”.

Il secondo è “una dieta sana deve essere triste” (vedi la mela solitaria).

Come se non ci fossero vie di mezzo tra la megalasagna e la mela.


Se l’alimentazione porta un individuo ad avere quotidianamente bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo, la dieta di questo individuo DEVE essere modificata e non per capriccio. Infatti questi due sintomi vengono provocati dal corpo quando cerca di comunicare che ciò che mangiamo ci sta facendo del male.


Il concetto stesso di tamponare a oltranza un simile fenomeno dovuto a un errore dello stile di vita con un farmaco è sbagliato e pericoloso.

Facciamo qualche esempio?

“Perché mangiare meno dolci? Se ti viene il diabete puoi prendere l’insulina!”

“Perché condire con un pizzico in meno di sale? Se dovessi avere la pressione alta, puoi prendere un beta-bloccante!”

“Perché mangiare qualche vegetale in più e un po’ meno carne? Se hai il colesterolo alto, basta una statina!”

Il concetto è esattamente lo stesso.

Inoltre, questo messaggio altamente diseducativo sposta l’attenzione del consumatore da altri due aspetti molto importanti: il primo è che si tratta di un farmaco con possibili effetti collaterali (dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, prurito, capogiri, alcalosi, costipazione) come tutti gli altri farmaci.

Il secondo aspetto è che il Gaviscon NON PROTEGGE dai danni provocati da una dieta sbagliata, troppo ricca di grassi e zuccheri e povera di vegetali, che nel tempo possono portare a conseguenze anche molto gravi.

Riflettete e non fatevi ingannare, si tratta della vostra salute e dei vostri soldi.


Cosa si può fare allora, in caso di bruciore di stomaco, per esempio, la sera?

Provate così:

  1. Riducete il contenuto di grassi nella cena, ad esempio evitate fritti o salse troppo grasse.

  2. Mangiate vegetali e frutta almeno due volte al giorno.

  3. Evitate il consumo continuo di bevande gassate che, alla lunga, possono favorire l’insorgenza di un’ernia iatale (una birra il sabato non fa male, 2 litri di acqua frizzante al giorno, sì!).

  4. Fate esercizio fisico: stare curvi in avanti quando si sta seduti aumenta la compressione sullo stomaco, quindi rinforzate gli addominali e i muscoli della schiena.

  5. Cercate di coricarvi almeno 2-3 ore dopo aver finito di cenare, in questo modo lo stomaco sarà quasi completamente vuoto e il rischio di reflusso sarà minimo.

  6. Infine non esagerate con gli inibitori di pompa (parlatene con il vostro medico di famiglia): si tratta di farmaci che rallentano moltissimo la digestione, che può arrivare a durare anche più di 6 ore, favorendo così il reflusso.

Come vedete si tratta di tanti piccoli cambiamenti che non costano nulla in termini monetari e possono molto spesso essere sufficienti a correggere un problema.

Il Gaviscon è un farmaco e va usato come tale, ovvero come soluzione estrema e temporanea in attesa della risoluzione del problema, che però va affrontato alla radice.

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